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comune novara   


Fondare biblioteche è come costruire
ancora granai pubblici,       
ammassare riserve
contro l'inverno dello spirito
che da molti indizi,        
mio malgrado, vedo venire.      

Marguerite Yourcenar
                 

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Quaderni di Generazioni

Le due pubblicazioni della serie "Quaderni di Generazioni" sono state create a seguito del laboratorio "La Storia raccontata ai più giovani" all'interno di "Un sasso nello stagno - Onde positive per raggiungere nuove sponde", un progetto della Biblioteca Civica Carlo Negroni, dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Novara e di Associazione Culturale Muse, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Un sasso gettato in uno stagno crea cerchi concentrici che si allargano e si allargano fino ad
arrivare a riva. Partendo dalla biblioteca, attraverso azioni molteplici e mirate, con questo progetto se ne è allargato il campo d'azione per raggiungere nuovi pubblici e approfondire distinti argomenti.


I Quaderni di Generazioni, secondo questo spirito di allargamento degli orizzonti e di creazione di nuove connessioni, vogliono contribuire a mettere in comunicazione diverse generazioni della città di Novara e vogliono raccontare ai più piccoli ciò che è accaduto e che ha lasciato un segno tangibile nella vita quotidiana.
In particolare "La lunga fuga dall'Istria - profughi giuliano dalmati a Novara (1946-1956)" è stato realizzato in collaborazione con Anteas Novara - Associazione Terza Età Attiva e Solidale. Infatti due volontarie novaresi di Anteas, Luisa e Carla, si sono imbattute in racconti fatti da alcuni anziani novaresi che avevano vissuto, direttamente o nel cerchio parentale, l'esperienza dolorosa di profughi istriani.
Da questi contatti stimolanti è nata l'idea di raccogliere queste testimonianze in una piccola raccolta di ricordi, con il solo intento di "restituire" a loro che l'hanno raccontata - ma anche ad altri anziani e non - frammenti di storia vissuta, affinché non fossero dimenticati e perché la loro narrazione fosse "valorizzata" e condivisa.
Novara fu infatti protagonista dell'esodo degli italiani della Dalmazia da dove, a fine 1945, arrivarono i primi profughi, privati di quasi tutto, portando con sé il minimo indispensabile. I primi 160 esuli Giuliano-Dalmati vennero ospitati nel Centro Raccolta Profughi della Caserma Perrone (oggi sede dell'Università), poi Novara vide l'arrivo dei profughi aumentare fino ad oltre 1200 presenze, per poi attestarsi attorno al migliaio, fino al 1956, anno di chiusura del Campo ed alla creazione del Villaggio Dalmazia, istituito tra il 1954 e il 1956.
"Sul filo della memoria - la storia nelle storie delle donne di Novara" è stato realizzato in collaborazione con le volontarie del Coordinamento donne del Sindacato pensionati Spi Cgil di Novara che hanno raccolto numerose testimonianze su come si viveva nel passato.
Questo lavoro di ricerca storica si compone di tre distinti capitoli: il primo contiene le testimonianze di una cinquantina di donne, molte delle quali allora ultranovantenni, raccolte negli anni dal 2001 al 2007 nelle loro case, nei Centri-Anziani, nelle Case di Riposo (tra Novara, Caltignaga, Romentino, Arona, Borgomanero e Galliate).
La seconda parte raccoglie "Ricordi del Fascismo e della Resistenza nel Novarese" grazie alle testimonianze di chi ha vissuto la guerra. Infine nella terza parte si racconta la "Storia di Orlando: Partigiano, Novarese, Resistente".
Storie ambientate in tempi che sembrano lontani, finché non ci rendiamo conto che quello che viviamo ogni giorno è conseguenza delle scelte fatte allora. Quindi meglio conoscere, per capire le nostre radici e progettare il nostro futuro.


La lunga fuga dall'Istria - profughi giuliano dalmati a Novara (1946-1956) (versione sfogliabile)
Sul filo della memoria - la storia nelle storie delle donne di Novara (versione sfogliabile)