Sfogliando il Coccia con occhi diversi
La storia del teatro attraverso un libro pop app
Dal 24 al 31 maggio sarà visitabile nel foyer della Galleria Giannoni la mostra "Sfogliando il Coccia con occhi diversi". Il progetto alla base ha visto la realizzazione di un libro pop app dai ragazzi del gruppo H del Liceo artistico Casorati di Novara, all'interno del progetto Un sasso nello stagno della Biblioteca Carlo Negroni di Novara con la collaborazione tecnica di Associazione culturale Muse, finanziato da Fondazione Cariplo.
Il libro pop app presenta la caratteristica di sviluppare in tre dimensioni la storia del Teatro Coccia, con interpretazioni realistiche e astratte, giocando con la carta e la tecnologia. Inquadrando le pagine del libro col proprio smartphone su cui è installata la apposita app è possibile approfondire l'esperienza grazie alla Realtà Aumentata.
L'idea ha fatto tanta strada, perché è stata concepita a Lucca, ovvero al Creathon – Maratona di creatività per i territori culturali - organizzata all'interno del Lubec di Lucca, alla quale hanno partecipato Elena Lah e Elena Monfalcone, socie fondatrici dell'Associazione Muse, che hanno immaginato in quell'occasione la realizzazione di un libro pop up "aumentato", da qui la denominazione di popApp.
L'idea ha trovato poi terreno fertile nell'ambito del progetto "Un sasso nello stagno", in cui Biblioteca Negroni e Muse sono partner e che prevede un'azione denominata "Giovani e nuove tecnologie".
Si è così pensato di coinvolgere il liceo artistico Casorati ed in particolare la sezione H le cui coordinatrici, le prof.sse Elena Porcelli e Francesca Bonzanini, hanno accolto con il massimo entusiasmo la proposta. Poi, proprio come capita quando un sasso viene gettato nello stagno, l'idea è piaciuta, si è allargata ed è stata accolta da ben sei classi del liceo (3B, 3C, 3D, 4A, 4D, 5A) nelle discipline pittoriche e plastiche dove i rispettivi docenti, Grazia Simeoni e Paolo Malvisi, hanno raccolto la sfida e guidato i ragazzi nella realizzazione di questo difficile compito. Sì, perché fare un libro pop up è molto complicato! I ragazzi si sono appassionati e hanno cercato e trovato ottime soluzioni, alcune veramente impressionanti per la bellezza e l'ingegnosità raggiunte.
Quasi da subito si è deciso che si volevano valorizzare i luoghi della città di Novara, quindi si è scelto di raccontare il Teatro Coccia, tra favola e realtà.
Un'alleato speciale dei ragazzi è stato l'artista Niccolò Calvi, Conte di Bergolo, che li ha guidati alla scoperta del potere creativo del taglio. La geometria è intesa da Niccolò Calvi come il principio fondamentale della vita e dell'universo, su cui prende corpo la sua creatività. Le forme essenziali quadrato, cerchio e triangolo, sono le basi di partenza sulle quali si lavora e sulle quali prendono forma infinite combinazioni geometriche complesse... e così il nostro Teatro ha preso forme e geometrie nuove, ispirate dall'arte che contiene e rappresenta.
Infine si è scelto di arricchire le opere proposte attraverso l'uso della realtà aumentata: inquadrando simboli e opere presenti in mostra con il proprio smartphone è possibile ascoltare l'esperienza dei ragazzi attraverso la loro viva parola, vedere come si chiude e apre un libro pop app senza toccarlo e condividere i diversi talenti dei giovani studenti. In particolare è possibile ascoltare la performance di Sofia, una studentessa del gruppo H con una grande passione per la lirica e il canto, ma al contempo una grande timidezza. Bene, puntando il volto di Sofia potrete sentirla nella sua interpretazione della Carmen!
Tutto questo lavoro non poteva restare tra i muri della scuola ma meritava di essere conosciuto dalla Città e l'Assessore Paola Turchelli ha concesso di esporre la mostra "Sfogliando il Coccia con occhi diversi" in un luogo che è il cuore stesso della città: il Broletto. Così chi in questi giorni andrà a visitare la mostra da Lotto a Caravaggio potrà vedere anche questa mostra piccola ma ricca di significati.
La mostra propone una scelta dei lavori dei ragazzi tra proposte più tradizionali e astratte e permette un'esperienza virtuale accessibile per tutti coloro che hanno uno smartphone o tablet.
Il lavoro di contaminazione tra arte e tecnologia ha conquistato tutti coloro che hanno collaborato al progetto e il Dirigente, l'Arch. Salvatore Palvetti, si dice convinto nel voler proseguire sperimentazioni simili nel proprio istituto. Questo potrebbe essere solo l'inizio di un percorso creativo originale e innovativo che coniughi i linguaggi dell'arte e della tecnologia in modo speciale.
da sinistra: Roberto De Nisi, Grazia Simeone, l'Arch. Salvatore Palvetti, dirigente del Liceo Casorati, Niccolò Calvi, Elena Monfalcone di Muse e l'assessore Paola Turchelli.
al centro: Elena Porcelli, che ha seguito il coordinamento del progetto insieme a Muse.